EFFETTO FARFALLA AL FESTIVAL DELL’ANDARE
<< Noi lo si è preso alla lettera questo Festival dell’Andare >>. E certo:
perché se lo spirito di una manifestazione giovane (è alla sua 2^ edizione)
vuol far venir voglia di partire, l’obiettivo è stato centrato. Ecco, non fai
in tempo a mettere piede in Toscana – più precisamente in Versilia, che per
tutto l’anno guarda in faccia il mare ma, appena ci si gira, ha le spalle
coperte dal manto delle Alpi Apuane – che subito ti entra in testa la parlata
di questa terra, genuinamente felice se il suo ospite si sente “come a casa”.
Perché il bello di questo pezzetto d’Italia sta a metà tra l’abbuffata di
negozi super fashion di Forte dei Marmi e di Viareggio e i negozietti
artigianali di Pietrasanta e di Colonnata. E sta soprattutto in quella fetta di
mare che, forse, ha ispirato il nome del Festival
dell’Andare: ideata dal regista Francesco Menconi e organizzata
dall’Associazione Culturale Meridiani e Paralleli, questa rassegna culturale
itinerante è un po’ come quegli aperitivi non a base di patatine e pizzette
(che ti “stoppano” senza stuzzicarti davvero) ma con, invece, tutti quegli
assaggi sfiziosi che davvero non ti aspetti e… che ti mettono un gran appetito!
Il Festival dell’Andare ci ha fatto
proprio questo effetto. Peccato non riuscire a seguire tutti gli appuntamenti
(sono sei in tutto, dislocati nelle strutture ricettive di cinque imprenditrici
che si sono unite per dare vita ad un progetto di promozione e valorizzazione
del territorio), che hanno preso il via al Bagno Nettuno di Marina di Carrara
con le inviate della trasmissione televisiva Donnavventura e si concluderanno
il 26 giugno all’hotel Villa Maremonti di Marina di Massa, con il
documentarista naturalistico Folco Quilici.
In mezzo, gli appuntamenti – sempre
a Marina di Massa - con lo scrittore Federico Pace, all’hotel Excelsior e con
l’inviato di guerra Toni Capuozzo, all’hotel Nedy. All’hotel Eden di Cinquale
farà tappa l’antropologo Duccio Canestrini e, ancora a Cinquale, Effetto
Farfalla si è imbattuto nei Radiodervish, gruppo dalle scelte musicali
coraggiose che si è esibito in concerto all’hotel Villa Undulna: nel parco
delle Terme della Versilia, la band – che in oltre 15 anni di attività ha
interagito con numerosi musicisti, tra cui Battiato, Jovanotti, Piovani, Noa e
che ha calcato palcoscenici nazionali e internazionali, tra cui Parigi,
Bruxelles, Atene, Beirut, Tel Aviv, Betlemme – ha fatto da ponte tra Oriente e
Occidente. Ed è stata la multietnicità dei testi della musica dei Radiodervish a
farci guardare, ancora una volta, quel mare immenso che tanto ci affascina, ma
che può anche intimorire. Quell’inspiegabile gusto di partire, però, e l’amore
per il proprio mestiere sono più forti di qualsiasi “paura”: stop and go, insomma, con la mente e con
il fisico. Perché ogni viaggio, fatto con la propria immaginazione o
“consumando le scarpe” (come direbbe Toni Capuozzo) è conoscenza e conquista,
prima di tutto, dei limiti e delle potenzialità di se stessi. L’importante è… “andare”
e anche “tornare”, perché no. Una, cento, infinite volte.
