Una settimana fa a quest'ora, col magone, attraversavamo la Danimarca, il nostro viaggio era concluso.
Tre settimane non sono poche, col camper, in giro per la Norvegia.
Si vivono molte esperienze, aspettate ed inattese, piacevoli e qualche volta difficili.
Quando si torna a casa, col passare dei giorni, tutto ciò che è stato superficiale scompare nella quotidianità che riprende e restano le sensazioni forti, importanti.
Di queste vorrei scrivere oggi.
La Norvegia è un paese ricco di contrasti.
Ci sono zone dove ci sente inghiottiti dalla vegetazione, e altre in cui invece si vede un solo albero a perdita d'occhio, solo in mezzo ai licheni .
Si sta seduti su uno scoglio a guardare il tramonto alle 23 e ci si sente bene, con la leggera brezza marina sulla maglietta di cotone e il mattino dopo ci si risveglia e sullo stesso scoglio servono sciarpa e giacca a vento.
Ci sono città attive, vive, intraprendenti e altre terribilmente noiose.
Ma soprattutto si resta colpiti dai colori.
Tanti, luminosi, pieni.
Gli alberi, l'acqua, il cielo, le case, le barche, l'erba tutto è molto intenso, quando splende il sole.
Tutto splende col sole, in un modo che qui, nella nostra Italia, non conosciamo.
Poi arriva una nuvola, copre per un attimo il sole e tutto ciò che prima era esplosione diventa piatto.
Tutto è grigio, di un grigio che noi, nella nostra Italia, non conosciamo.
E ci si ritrova a pensare che in un paese come questo noi mediterranei non possiamo vivere.
Ce lo hanno confermato gli italiani che qui lavorano: in Norvegia si trova un impiego, si guadagna benissimo e non ci si stressa troppo, ma in Italia si sta meglio.
Ed è stata un'opinione universale.
Quello che invece ci ha stupito è stata la popolazione: siamo italiani e dovremmo essere noi quelli caldi, quelli col sorriso, quelli aperti e socievoli.
E invece no.
In qualsiasi situazione, più o meno positiva, si sono dimostrati molto più gentili, disponibili, accoglienti di quanto ci aspettassimo.
Altra caratteristica che noi italiani faremmo bene ad imitare è che tutti: dai negozianti, ai benzinai, ai ragazzini per la strada, proprio tutti parlano correntemente inglese.
La Norvegia ci ha regalato emozioni indimenticabili: le strade che finiscono proprio a poppa di un traghetto che ci porterà dall'altro lato del fiordo, i ponti, le spiagge e il sole del sud, con i panorami inaspettati e le finestre delle case con le decorazioni appese e i vasi di fiori sotto le tende, le lunghe camminate sulla bassa vegetazione in cerca degli animali nei parchi naturali vicini alla Svezia, la vivacità della capitale, le giornate sempre più lunghe andando verso nord...
Il nostro viaggio è terminato, la Norvegia merita di essere visitata, possibilmente viaggiando su strada, decidendo ogni giorno dove fermarsi e cosa visitare, perché offre così tanto da trovarsi costretti a scegliere.
E noi intanto cominciamo a pensare al prossimo progetto, quindi continuate a seguirci perché se anche questo viaggio è finito, la nostra avventura continua!
domenica 30 agosto 2015
lunedì 24 agosto 2015
Le chiuse del Telemark
Queste consentivano nei secoli passati
di viaggiare via acqua raggiungendo zone che altrimenti non sarebbero
state raggiungibili.
Oggi sono un'attrazione turistica, ma
le navi sono le stesse di allora, così come le porte delle chiuse,
ancora interamente in legno, e i meccanismi che le muovono,
completamente manuali e gestiti dal personale.
Questa è stata una delle esperienza
più suggestive della vacanza, davvero formidabile.
La chiesa di Heddal
Completamente in legno, l'interno
dipinto, sembrano edifici delle fiabe.
A Heddal si trova la più grande della
Norvegia.
All'interno ci accolgono due ragazzi in
abiti tradizionali, e possiamo camminare tra le panche fino a
raggiungere la zona dell'altare, a cui non si può accedere ma che
possiamo fotografare.
Le pareti sono dipinte con motivi
floreali e l'insieme è davvero particolare.
Al di fuori della chiesa c'è il
cimitero.
I cimiteri norvegesi sono diversi dai
nostri e trasmettono molta pace.
Si tratta di abitazioni del '600 o
'700, in legno, con ancora all'interno arredi e utensili originali,
possiamo vedere i loro letti, le tavole, la cucina, e addirittura la
scuola e i giochi dei bambini.
E' una visita molto emozionante in
attesa di domani, il gran giorno in cui finalmente vivremo il
Telemark in tutta la sua particolarità!
domenica 16 agosto 2015
Oslo
Le grandi città non sono le nostre
mete preferite, ma ci sarebbe dispiaciuto anche andare via da questo
paese senza averne visto la capitale.
Così alla fine ci siamo decisi e ci
siamo fermati.
E ne siamo rimasti abbagliati.
Oslo è una città multiculturale,
viva, in un normalissimo venerdì d'agosto c'era un festival indiano
e il festival del jazz.
Si percorrono solo pochi metri senza
incontrare qualche attrazione: ogni slargo, ogni piazza è gremita di
persone che osservano uno spettacolo: un gruppo che suona su un palco
oppure un artista di strada che propone qualcosa di straordinario.
Il palazzo reale è imponente, le
guardie marciano avanti e indietro ininterrottamente e la sentinella,
un po' meno impettita di quella inglese, consente anche di
avvicinarsi per fare una foto!
La via principale è una strada
commerciale piena di negozi, bar e ristoranti con tavolini all'aperto
e l'atmosfera è molto piacevole.
Abbiamo parcheggiato il camper in un
porticciolo dove è possibile anche fare il bagno.
E ce ne sarebbe bisogno, dato che la
temperatura qui è molto alta e il sole scotta.
Ma dobbiamo ripartire e lasciamo questa
città estremamente soddisfatti della decisione di visitarla.
sabato 15 agosto 2015
Cavalli norvegesi!
E dopo il bue muschiato un po' di relax con i cavalli, che non solo sono più docili, ma sono anche più facili da trovare!!
Vi ricordo che potete leggere del nostro viaggio qui, sulla pagina fb Effetto Farfalla e su radio Gold.
Continuate a seguirci perché abbiamo ancora molte esperienze da condividere con voi!
Vi ricordo che potete leggere del nostro viaggio qui, sulla pagina fb Effetto Farfalla e su radio Gold.
Continuate a seguirci perché abbiamo ancora molte esperienze da condividere con voi!
venerdì 14 agosto 2015
Bue muschiato
Questo animale vive nel centro della
Norvegia, in una zona fredda e ventosa, su altipiani dove a perdita
d'occhio ci sono solo muschi e licheni.
Per ben due giorni lo abbiamo cercato,
camminando per ore facendoci spazio tra questa vegetazione, laddove
i sentieri non esistono.
Alla fine però siamo stati ripagati:
dopo averne avvistato due su un ghiacciaio troppo lontano, abbiamo
finalmente trovato questo esemplare che vedete nelle foto.
Fortunatamente eravamo un piccolissimo
gruppo, e abbiamo potuto avvicinarci a poco più di 50 metri da lui.
Non è un animale molto socievole,
soprattutto con l'uomo, quindi per scongiurare il pericolo di essere
incornati non abbiamo potuto fare di più, ma vi posso assicurare che
l'emozione è stata intensa.
Godetevi le foto e alla prossima!!
martedì 11 agosto 2015
Roros - Olavsgruva
E' sorta come villaggio d'appoggio per
i minatori, perché questa è una zona ricca in rame.
Molte case sono state distrutte dagli
incendi, ma tutto è stato ricostruito rispettando le strutture
originali.
Oggi siamo stati a vedere una delle miniere della zona: Olavsgruva.
Questa nello specifico è stata aperta
intorno al 1730 e ci sono punti dove scende fino a 610 metri di
profondità.
La parte che è possibile visitare
scende solo di 50, ma comprende una parte antica, di cui si possono
ammirare attrezzi ancora intatti, e un'altra più recente.
Qui si trovano ancora le luci frontali
e altri effetti personali lasciati dagli ultimi minatori, e si può entrare
nella loro sala relax, arredata con sdrani seggiolini in legno e con tanto di poster di bella ragazza alle
pareti!!
Il rame qui non è esaurito, basta
alzare gli occhi e si vede ancora ovunque, ma negli anni 70 la
concorrenza con altre materie prime ha portato la miniera al
fallimento e nel 1977 è stata chiusa.
Per molti anni abbandonata, oggi è
un'attrazione turistica e a Luglio, ogni anno, vengono tenuti degli
spettacoli teatrali in una grande sala nella roccia.
Certo non si andrà a vederli in abito
da sera, visto che la temperatura è di 5 gradi e il fango abbonda,
ma siamo sicuri che l'esperienza varrebbe la pena d'essere vissuta!
Cambio di programma
Ciao a tutti, oggi devo parlarvi di un
cambio di programma: le isole Lofoten, nostra meta iniziale, non
rientrano più nei progetti di questo viaggio.
Le compagnie che gestiscono i safari
alla ricerca di orche e balene ci dicono che le condizioni climatiche
sono tali da non consentire uscite in queste giornate che avremmo
avuto a disposizione per visitare il nord.
Ma va bene lo stesso, perché qui in
Norvegia le cose da vedere e da fare non mancano e abbiamo già un
fitto programma per il centro e il sud, quindi continuate a
seguirci!!
venerdì 7 agosto 2015
Alesund
Abbiamo trascorso giornate intere guidando tra i boschi o visitando città.
Ovunque case in legno, tanto colore, vetrate invece che finestre, tetti spioventi.
Ad Alesund è diverso: sembra di essere tornati in centro Europa, l'architettura neanche somiglia a quella tradizionale norvegese.
Parcheggiamo proprio sul mare, il tempo non è bellissimo, ma fa abbastanza caldo da godere del tramonto (tardi, molto tardi) in maglietta, seduti sugli scogli.
La cena in un locale del centro è buona, il menù fa sorridere: pieno di piatti italiani, ma per niente somiglianti a ciò che mangiamo noi, rucola ovunque, persino nella carbonara!!
Al mattino però ci svegliamo con la pioggia. Fa freddo, anzi freddissimo, andiamo alla scoperta di questa cittadina portuale tutti imbacuccati, come in una brutta giornata di novembre in Italia.
Alesund è piccola, la visita è breve e presto ripartiamo per Trondheim.
Ovunque case in legno, tanto colore, vetrate invece che finestre, tetti spioventi.
Ad Alesund è diverso: sembra di essere tornati in centro Europa, l'architettura neanche somiglia a quella tradizionale norvegese.
Parcheggiamo proprio sul mare, il tempo non è bellissimo, ma fa abbastanza caldo da godere del tramonto (tardi, molto tardi) in maglietta, seduti sugli scogli.
La cena in un locale del centro è buona, il menù fa sorridere: pieno di piatti italiani, ma per niente somiglianti a ciò che mangiamo noi, rucola ovunque, persino nella carbonara!!
Al mattino però ci svegliamo con la pioggia. Fa freddo, anzi freddissimo, andiamo alla scoperta di questa cittadina portuale tutti imbacuccati, come in una brutta giornata di novembre in Italia.
Alesund è piccola, la visita è breve e presto ripartiamo per Trondheim.
giovedì 6 agosto 2015
Verso Alesund
Giornata di trasferimenti: da Bergen siamo ripartiti verso nord modificando un po' il programma iniziale.
Meno male, aggiungo io, visto che quando ci siamo fermati per il rifornimento ci siamo accorti che il serbatoio perdeva tantissimo diesel.
Fortunatamente è successo nell'unica zona con diverse officine che ci è capitato di incontrare in Norvegia.
Nella prima che abbiamo trovato non sono riusciti a risolvere il problema, ma ci hanno provato in ogni modo. Quindi ci hanno indirizzato verso un'officina fiat dove è stato tutto risolto!
I norvegesi sono gentilissimi ed efficienti: in entrambe le officine hanno lavorato immediatamente al nostro problema e si sono dimostrati disponibili.
I prezzi però non sono proprio come quelli italiani, la manodopera è carissima.
Finalmente liberi da questo problema abbiamo proseguito il nostro percorso tra i fiordi, siamo in mezzo alle montagne,le vette ancora innevate, non si riesce più a distinguere tra fiumi, laghi e mare, incontriamo sempre più di frequente strane casette con un vero e proprio prato sul tetto!
Proprio ora, mentre vi sto scrivendo, stiamo finalmente entrando ad Alesund, la nostra meta di oggi.
Piove, sappiamo che in Italia fa molto caldo, qui invece più saliamo verso nord, più sentiamo fresco.
Speriamo di trovare un posto carino per cenare e ci hanno parlato anche di una bellissima area di sosta sul fiordo, seguiteci per gli aggiornamenti!!
Meno male, aggiungo io, visto che quando ci siamo fermati per il rifornimento ci siamo accorti che il serbatoio perdeva tantissimo diesel.
Fortunatamente è successo nell'unica zona con diverse officine che ci è capitato di incontrare in Norvegia.
Nella prima che abbiamo trovato non sono riusciti a risolvere il problema, ma ci hanno provato in ogni modo. Quindi ci hanno indirizzato verso un'officina fiat dove è stato tutto risolto!
I norvegesi sono gentilissimi ed efficienti: in entrambe le officine hanno lavorato immediatamente al nostro problema e si sono dimostrati disponibili.
I prezzi però non sono proprio come quelli italiani, la manodopera è carissima.
Finalmente liberi da questo problema abbiamo proseguito il nostro percorso tra i fiordi, siamo in mezzo alle montagne,le vette ancora innevate, non si riesce più a distinguere tra fiumi, laghi e mare, incontriamo sempre più di frequente strane casette con un vero e proprio prato sul tetto!
Proprio ora, mentre vi sto scrivendo, stiamo finalmente entrando ad Alesund, la nostra meta di oggi.
Piove, sappiamo che in Italia fa molto caldo, qui invece più saliamo verso nord, più sentiamo fresco.
Speriamo di trovare un posto carino per cenare e ci hanno parlato anche di una bellissima area di sosta sul fiordo, seguiteci per gli aggiornamenti!!
Bergen
Ci aspettavamo una città di quelle che
si vedono nelle cartoline, file di case di legno colorate, le strade
piene di gente fino a sera, anche considerando che il sole tramonta
molto tardi.
Invece le cose non stanno proprio così.
Si chiama Bryggen, è stato più volte
colpito da devastanti incendi e ricostruito.
Tempo fa doveva essere definitivamente
demolito e sostituito da un centro commerciale e invece qualcuno si è
opposto e oggi è patrimonio dell'Unesco.
Camminare tra il dedalo di strette vie
circondati da alte case interamente in legno è suggestivo, purtroppo
però è diventata una zona eccessivamente turistica, ricca solo di
negozietti di souvenir.
Molto interessante è anche la
funicolare, che inerpicandosi sulla collina ci porta nel punto più
alto della città facendoci godere del panorama di porto e fiordo.
La prima sera siamo arrivati in centro
alle 18, proprio l'orario di chiusura dei negozi e le strade erano
deserte, ma la mattina seguente abbiamo ritrovato una città piena di
vita (e di turismo).
Il mercato del pesce è stato una
scoperta entusiasmante: banchetti che non solo vendevano pesce, ma lo
cucinavano anche sulla piastra, in modo da poterlo gustare fresco.
Proprio qui abbiamo scoperto una realtà
che non immaginavamo: sono molti gli italiani che decidono di
trasferirsi qui per lavoro e ci hanno raccontato cosa significa
vivere in questa città.
Il freddo, il tempo molto spesso
piovoso (piove 250 giorni l'anno) e la carenza di luce solare la
rendono una città piacevolissima da visitare ma non da vivere.
Comunque noi ci riteniamo abbastanza
soddisfatti e proseguiamo verso nord.
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