domenica 30 agosto 2015

Il viaggio in Norvegia è finito ma Effetto Farfalla non finisce qui!

Una settimana fa a quest'ora, col magone, attraversavamo la Danimarca, il nostro viaggio era concluso.
Tre settimane non sono poche, col camper, in giro per la Norvegia.
Si vivono molte esperienze, aspettate ed inattese, piacevoli e qualche volta difficili.
Quando si torna a casa, col passare dei giorni, tutto ciò che è stato superficiale scompare nella quotidianità che riprende e restano le sensazioni forti, importanti.
Di queste vorrei scrivere oggi.
La Norvegia è un paese ricco di contrasti.
Ci sono zone dove ci sente inghiottiti dalla vegetazione, e altre in cui invece si vede un solo albero a perdita d'occhio, solo in mezzo ai licheni .
Si sta seduti su uno scoglio a guardare il tramonto alle 23 e ci si sente bene, con la leggera brezza marina sulla maglietta di cotone e il mattino dopo ci si risveglia e sullo stesso scoglio servono sciarpa e giacca a vento.

 Ci sono città attive, vive, intraprendenti e altre terribilmente noiose.

Ma soprattutto si resta colpiti dai colori.
Tanti, luminosi, pieni.
Gli alberi, l'acqua, il cielo, le case, le barche, l'erba tutto è molto intenso, quando splende il sole.
Tutto splende col sole, in un modo che qui, nella nostra Italia, non conosciamo.
Poi arriva una nuvola, copre per un attimo il sole e tutto ciò che prima era esplosione diventa piatto.
Tutto è grigio, di un grigio che noi, nella nostra Italia, non conosciamo.
E ci si ritrova a pensare che in un paese come questo noi mediterranei non possiamo vivere.
Ce lo hanno confermato gli italiani che qui lavorano: in Norvegia si trova un impiego, si guadagna benissimo e non ci si stressa troppo, ma in Italia si sta meglio.
Ed è stata un'opinione universale.
Quello che invece ci ha stupito è stata la popolazione: siamo italiani e dovremmo essere noi quelli caldi, quelli col sorriso, quelli aperti e socievoli.
E invece no.
In qualsiasi situazione, più o meno positiva, si sono dimostrati molto più gentili, disponibili, accoglienti di quanto ci aspettassimo.
Altra caratteristica che noi italiani faremmo bene ad imitare è che tutti: dai negozianti, ai benzinai, ai ragazzini per la strada, proprio tutti parlano correntemente inglese.
La Norvegia ci ha regalato emozioni indimenticabili: le strade che finiscono proprio a poppa di un traghetto che ci porterà dall'altro lato del fiordo, i ponti, le spiagge e il sole del sud, con i panorami inaspettati e le finestre delle case con le decorazioni appese e i vasi di fiori sotto le tende, le lunghe camminate sulla bassa vegetazione in cerca degli animali nei parchi naturali vicini alla Svezia, la vivacità della capitale, le giornate sempre più lunghe andando verso nord...
Il nostro viaggio è terminato, la Norvegia merita di essere visitata, possibilmente viaggiando su strada, decidendo ogni giorno dove fermarsi e cosa visitare, perché offre così tanto da trovarsi costretti a scegliere.
E noi intanto cominciamo a pensare al prossimo progetto, quindi continuate a seguirci perché se anche questo viaggio è finito, la nostra avventura continua!





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