giovedì 6 agosto 2015

Bergen

Bergen è la prima città norvegese che ci fermiamo a visitare.
Ci aspettavamo una città di quelle che si vedono nelle cartoline, file di case di legno colorate, le strade piene di gente fino a sera, anche considerando che il sole tramonta molto tardi.
Invece le cose non stanno proprio così.
Il quartiere delle case di legno c'è, ma è uno.
Si chiama Bryggen, è stato più volte colpito da devastanti incendi e ricostruito.
Tempo fa doveva essere definitivamente demolito e sostituito da un centro commerciale e invece qualcuno si è opposto e oggi è patrimonio dell'Unesco.
Camminare tra il dedalo di strette vie circondati da alte case interamente in legno è suggestivo, purtroppo però è diventata una zona eccessivamente turistica, ricca solo di negozietti di souvenir.
Molto interessante è anche la funicolare, che inerpicandosi sulla collina ci porta nel punto più alto della città facendoci godere del panorama di porto e fiordo.
La prima sera siamo arrivati in centro alle 18, proprio l'orario di chiusura dei negozi e le strade erano deserte, ma la mattina seguente abbiamo ritrovato una città piena di vita (e di turismo).
Il mercato del pesce è stato una scoperta entusiasmante: banchetti che non solo vendevano pesce, ma lo cucinavano anche sulla piastra, in modo da poterlo gustare fresco.
Proprio qui abbiamo scoperto una realtà che non immaginavamo: sono molti gli italiani che decidono di trasferirsi qui per lavoro e ci hanno raccontato cosa significa vivere in questa città.
Bergen non è molto attiva, soprattutto in inverno, quando ci sono pochissime ore di luce.
Il freddo, il tempo molto spesso piovoso (piove 250 giorni l'anno) e la carenza di luce solare la rendono una città piacevolissima da visitare ma non da vivere.

Comunque noi ci riteniamo abbastanza soddisfatti e proseguiamo verso nord.





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