PARLACI
DI CINEMA, AMBRA
E’ in
Piemonte per girare un film che proverà a spiegare come funziona l’amore ed è
stata a Tortona per parlare di cinema e tv: è Ambra Angiolini, una delle
giovanissime della “nidiata” (cit. Steve Della Casa, che l’ha intervistata ad
Arena Derthona) del programma Non è la
Rai di Gianni Boncompagni che ha poi fatto strada nel mondo dello
spettacolo. Capelli raccolti, camicetta fantasia su pantalone lungo blu con
sandalo verde a spillo, Ambra è arrivata giusto in tempo per l’aperitivo
culturale organizzato al D Cafè: l’occasione per chiacchierare non tanto del
nuovo film di Max Croci (ci reciterà pure l’attore alessandrino Massimo Poggio,
ma Ambra non ha potuto fare alcun riferimento in merito alla pellicola) ma di
tutto quello che lei è stata nell’era di Non
è la Rai, di quello che è diventata subito dopo e del percorso che sta per
intraprendere nel prossimo futuro.
A sentirla parlare, tutto le è arrivato un
po’ per caso, come se la sua propensione a “non essere brava a tutti i costi”
l’abbia poi sempre ripagata con lavori e riconoscimenti di ogni tipo. Ambra
guarda il pubblico e risponde alle domande del critico Steve Della Casa come se
stesse seduta accanto a te, al tavolo, mentre sorseggia una birra che neanche finisce. Dice di non avere “trucchi” per immedesimarsi in un personaggio
piuttosto che in un altro: lei semplicemente “vive”. Parla di tv, sì, ma
soprattutto di teatro, una dimensione un po’ magica che le permette di avere
tanti amici in tutt’Italia. E parla di cinema, un mondo che ti fa comprendere
come tu, attore, sei parte di un’infinita di altri ingranaggi, che danno poi
vita al prodotto finale.
C’è meno protagonismo, insomma – per assurdo – al
cinema rispetto alla televisione. E se Ambra deve citare dei registi, nomina
Michele Placido che, tra una parolaccia e l’altra, riesce a creare dei film che
ti entrano nell’anima e che non ti dimentichi più, come La Scelta (tratto dall’opera teatrale L’innesto di Luigi Pirandello e girato insieme a Raul Bova) o come
un altro lavoro di prossima uscita, dove Ambra ed altre sei famose attrici
italiane interpreteranno la storia di un gruppo di operaie che dovranno fare i
conti con la crisi e con l’acquisizione della loro fabbrica da parte di
imprenditori stranieri. Alla fine, la classica domanda: impegni futuri?
<< Mi ha chiamato Pupi Avati, speravo si accorgesse si me. Sarà un’altra
bella avventura >>.
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